tradimenti
Un appuntamento con un vecchio amico...

19.11.2023 |
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"Continua a muoversi ed a baciarmi la schiena mentre viene dentro di me e mi riempie del suo seme..."
Sono cosí stanca di masturbarmi e provare piacere da sola: le dita, lo spazzolino elettrico e quel bel dildone che ho comprato, non esaudiscono al cento per cento le mie voglie. Mi rendo conto essere solo una cosa passeggera. Mio marito non mi cerca quasi mai, quando invece io mi ritrovo a darmi piacere almeno tre volte al giorno, spesso tra l'altro, devo venire più di una volta di fila. Ma come fa? Io smanio.
Sono sul letto, nuda e con le cosce aperte, con tre dita dentro la fica a pompare come una pazza ed immaginare di essere sbattuta a pecora da un cazzone super dotato, e proprio all'apice del mio orgasmo mi arriva il messaggio di un nostro amico che non sentiamo da molto tempo. In un baleno la mia mente vola a quando siamo andati all'acquapark qualche anno fa ed al suo fisico monumentale. Con quel costume a boxer attillato che potevi immaginare di tutto e di più. Chissà che vuole. Apro la sua chat e trovo scritto che è da tanto che non ci vediamo, se ci va di prendere un caffè insieme. Perché no? Mi ritrovo a pensare e cosí, senza neppure parlarne con mio marito, decido di prendere appuntamento con questo ragazzo. Infondo, non sto facendo nulla di male, è un nostro amico, mi autoconvinco.
Passano i giorni, ed è giunta l'ora dell'incontro in un bar del centro, indosso un prendisole rosso che mette in risalto il colore della mia pelle ed ai piedi delle zeppe nere. Semplice, ma mi calza tutto bene, mi specchio un'ultima volta e poi esco di casa. Dieci minuti e sono arrivata, lo vedo lí seduto con il cellulare in mano e gli occhiali da sole a nascondere quegli occhi verdi bellissimi.
Mi avvicino e, quasi sentendo la mia presenza, lui solleva il capo sorridendo e alzandosi per salutarmi. Mi do mentalmente della stupida cagna in calore, perché non é possibile che solo stando vicino ad un uomo possa eccitarmi il suo profumo. Eppure è cosí, l'abbraccio è durato un paio di secondi, e la mia mente si è ritrovata a viaggiare. Mi impongo di smetterla, di darmi un contegno, e gli rivolgo un sorriso chiedendogli come sta, com'è andata nell'esercito e se ha fatto qualche missione. Ma sono solo domande di circostanza, io so tutto, colpa dei social. Lui mi chiede come va con mio marito e come mai non è venuto anche lui all'appuntamento. Cosa dovrei rispondere?
Arrossisco e gli dico che tutto va bene, in fondo è la realtà, e che é a lavoro. Ci sediamo ed ordiniamo un aperitivo, ci rilassiamo, siamo a nostro agio, riviviamo le vecchie memorie.
Tra una risata ed un'altra le nostre dita si sfiorano e mi ritrovo a rabbrividire al suo tocco, che belle mani che ha. Perché non l'ho notato prima d'ora? Chissà che magie saprà fare con quelle dita. Ok Clarissa, devi mantenere la calma, ora basta. Chissà che pensa di te. Mi ritrovo a rimproverarmi mentalmente e ripetermi di smetterla, ma ad un tratto, il suo dito si ancora al mio. E non è colpa mia. Devo essere arrossita violentemente perché mi solleva il viso verso il suo e mi avvicina a sè per chiedermi cosa c'è che mi turba. Sento il suo fiato vicino alle mie labbra, basterebbe un niente perché le nostre bocche si tocchino, ma lui lo vorrebbe? E cosa comporterebbe tutto ciò? Siamo sempre stati amici e nulla più, non ha mai mostrato interesse nei miei confronti, eppure, non si è mai comportato per come sta facendo in questo momento.
Dio mio, che meraviglia i suoi occhi visti da vicino. Con un sospiro mi mordo il labbro ed un attimo dopo la sua bocca è sulla mia.
Mi divora con voracità, lingue che si toccano e si scontrano. Chi l'avrebbe mai detto? Ci stacchiamo ansimanti e sconvolti, mi prende per mano e mi trascina via dal bar. In pochi minuti percorriamo a piedi la distanza fino a casa sua e in un baleno i vestiti volano via nell'attimo in cui chiude la porta. Mi sbatte contro il muro e mi alza su, i nostri sessi si toccano appena eppure io sono già fradicia e lui è duro come il marmo. Non servono parole, non servono gesti di assenso, intreccio le dita di una mano con le sue e con l'altra mi aggrappo al suo collo, l'altra sua mano mi stritola il culo con possessività ed in un secondo è dentro di me. Mi scappa un urlo di meraviglia, è enorme e la mia fica si deve adattare alle sue dimensioni.
Inizia a pompare ripetutamente dentro e fuori, con impeto, i miei gemiti mescolati ai baci e le mie unghie che gli artigliano la pelle. L'orgasmo che mi travolge è centomila volte meglio di qualsiasi possa mai provare nella mia vita. È la prima volta che mi sento cosí in estasi, cosí meravigliata di poter provare tutto ciò. Mi trascina sul tavolo e divarico le gambe alla sua mercé, inizia a leccarmi la fica e ad inserire le dita. Una, due, tre dita dentro di me che si muovono e ad un tratto mi scappa un urlo di piacere quando mi morde il clitoride. Mi sento in paradiso e vengo sulla sua bocca, per lui, un'altra volta.
Quando l'effetto dell'orgasmo si placa lo vedo sollevarsi e sorridermi, mentre si asciuga il labbro sporco dei miei umori. È cosí eccitante e sono cosí fradicia che non deve fare nessuno sforzo per entrare dentro di me un'altra volta. Sollevo le gambe più che posso, voglio sentirlo ovunque in profondità, in qualsiasi parte di me, cosí che quando sarò poi a casa potrò sentire le mie pareti contrarsi al pensarlo.
Mi sbatte cosí forte che si muove tutto ed il vaso con i fiori di sua madre cade a terra, ma lui sembra non badarci, prende invece un mio capezzolo tra i denti e stringe fortissimo. Vedo le stelle, mentre mi prende di nuovo in braccio per portarmi sul suo letto.
Mi spinge giù per cercare di impossessarsi di nuovo della mia bocca, ma io sono più veloce e cambio posizione. Voglio che mi prenda da dietro, che mi tiri i capelli, mi dia schiaffi sul culo, mentre mi stringe cosí forte nei fianchi da lasciarmi il segno. Le mie urla vengono attutite dal cuscino sul quale mi sbatte la testa, adoro questa sensazione ed amo questa posizione. Riesce ad arrivare cosí in fondo che le sue palle sbattono sul mio clitoride e provocano un piacere immenso.
Il mio corpo si contrae di nuovo per lui mentre crolliamo sul letto: io a cosce aperte e culo in su e lui che continua a muovere i suoi fianchi amplificando le mie sensazioni.
Continua a muoversi ed a baciarmi la schiena mentre viene dentro di me e mi riempie del suo seme.
Quando lo sento rilassarsi mi giro per dargli un bacio sulle labbra ed in quel momento sentiamo suonare il campanello di casa.
Chi sarà mai? I suoi genitori sono a lavoro a quest'ora e non suonerebbero in casa propria. Ci scambiamo un'occhiata carica di preoccupazione mentre lui si alza per andare a dare un'occhiata al citofono. Ne approfitto per iniziare a riindossare i miei vestiti, quando lui si gira a guardarmi con gli occhi sgranati. Capisco subito chi è ed il panico si impossessa di me. Mi vesto in fretta e furia, cosa devo fare? Devo trovare un posto in cui nascondermi o devo fare finta di aver deciso di passare a salutarlo?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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